Il Purgatorio

Le anime del Purgatorio

Questo sito è nato per far conoscere l'esistenza del Purgatorio e delle pene che soffrono le anime che sostano al suo interno. Pregare per le anime del Purgatorio è molto importante. Ogni volta che entri in questo sito potrai dare a loro del sollievo recitando un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria. Se preghi ogni giorno per loro, il Signore ti concederà tante grazie.

L'anno 1589, nel monastero di S. Maria degli Angeli a Firenze, morì una religiosa assai stimata dalle sue sorelle, ma che ben presto apparve a S. Maddalena de' Pazzi, per impetrare il suo soccorso nel rigoroso purgatorio al quale era condannata. Stava la santa dinanzi al Sacramento dell'altare, quando scorse la defunta inginocchiata in mezzo alla chiesa ed atteggiata a profonda adorazione e in uno strano stato. Aveva intorno a sé un mantello di fiamme che sembrava consumarla, ma una veste bianca, di cui era coperto il suo corpo, in parte la difendeva dall'azione del fuoco. Stupefatta, Maddalena desiderò sapere che significava quella apparizione, e le fu risposto che quell'anima così soffriva per avere avuto troppo poca divozione verso il SS. Sacramento. Malgrado le prescrizioni e le sante usanze dell'Ordine, non si era comunicata che assai di rado e con negligenza, ed era per ciò che la divina giustizia l'aveva condannata ad adorare ogni giorno la sant'Eucaristia e subire il tormento del fuoco ai piedi di Gesù Cristo. Tuttavia a ricompensa della verginale sua purità, raffigurata nella bianca veste, il divino Sposo aveva d'assai mitigato i suoi patimenti. Tale fu la cognizione che il Signore diede alla sua serva. Essa ne fu grandemente commossa e con tutti i suffragi che stavano in suo potere si sforzò d'aiutare la povera anima. Di spesso raccontò questa apparizione e se ne servì per esortare le sue figlie spirituali allo zelo per la santa Comunione. (Santa Maddalena de Pazzi)

Pia unione di suffragio perpetuo alle anime purganti

Articoli sul Purgatorio

Meditazioni Cristiane

Siamo fatti cosi: riempiamo la nostra esistenza di cose materiali e di sicurezze. Ci riteniamo saggi se nella nostra vita nulla viene lasciato a caso. Abbiamo bisogno di programmare bene il nostro futuro. Ci premuniamo con cura per non incorrere in alcuna situazione di incertezza. Ma a volte entriamo in cortocircuito. A forza di riempirci di cose e di sicurezze terrene, non ci sentiamo più al sicuro. Tutto pare sfuggirci di mano e ci lascia insoddisfatti. Ed ecco che talvolta potrebbe tornarci utile dover affrontare l'imprevisto, il pericolo, il rischio, per essere ricondotti all'essenziale e a ciò che veramente vale. E mi viene in mente l'immagine dei naviganti che, affrontando la tempesta e rischiando di morire, pensano di salvarsi la vita: non esitano di buttare in mare tutte le ricchezze accumulate per farsi subito leggeri. In un attimo la prospettiva giusta viene ristabilita: nulla vale più della vita. Di fronte al bene supremo della vita, tutte le cose terrene risultano effimere e senza valore.

Don Nikola Vucic