Il Purgatorio

L'Angelo Custode accompagna la Beata Anna Caterina Emmerick nel Purgatorio

6. Anco le relazioni di Anna Caterina con le povere anime purganti avevano luogo per mezzo dell'Angelo, il quale soleva accompagnarla e guidarla negli spazi del purgatorio, onde ella potesse coi frutti delle innocenti sue penitenze ristorare quelle anime prive di aiuti.

« Fui con la mia guida presso le povere anime in purgatorio; ne vidi la grande desolazione, e come esse non possano in verun modo aiutare sè stesse, e come poco nei nostri tempi vengano esse aiutate dagli uomini viventi sulla terra. Ah! la loro miseria è ineffabile! Quando vidi sì bene cotesto deplorabile stato, io mi trovava separata dalla mia guida per mezzo di un monte e mi sentiva smaniosa talmente di lei, che quasi ne veniva meno.

Io vedeva l'Angelo attraverso quel monte, ma non poteva venirne a lui, ed egli mi disse: Vedi tu? Cotesta ansiosa smania che provi, sempre la provano le povere anime smanianti di aiuto.

«Egli mi condusse spesso dinanzi a caverne e carceri onde pregarvi, ed io m' inginocchiava dinanzi a cotesti oscuri soggiorni e piangeva, ed esclamava a braccia aperte a Dio, finchè egli si movesse a misericordia. L'Angelo mi esortò ad offrire ogni mortificazione ed astinenza in pro delle povere anime. Esse non possono da loro medesime aiutarsi e sono sì crudelmente dimenticate ed abbandonate. Io inviava spesso il mio Angelo custode verso gli Angeli di quelle persone che vedeva trovarsi in gravi pene, onde le movessero ad offrire in pro delle povere anime del purgatorio i loro dolori. Tutto ciò che alcuno fa, prega o soffre per loro, arreca a quelle immediato giovamento, e quindi ne sono si liete, sì felici, sì riconoscenti!

Ogni qual volta io offro i dolori miei in pro loro, tosto esse pregano per me. Sono presa da spavento quando considero la immensa negligenza e dissipazione delle grazie della Chiesa, messe con tal soprabbondanza a disposizione degli uomini, e da loro sì poco apprezzate, mentre quelle povere anime smaniano e languono di desiderio per simili grazie! »

Sin dalla prima infanzia e dacchè aveva incominciato a pensare, Anna Caterina aveva sempre pregato Iddio di volerla guardare da ogni peccato e di volerla prendere tutta a sè, come un padre amoroso prende un semplice e debole bambino; e di darle grazia di sempre ed in tutto conoscere e seguire la di lui santissima volontà. Iddio misericordioso aveva esaudita questa preghiera, permettendo che cotesta bambina di sì buona volontà cotanto docile, fosse per il lungo volgere di una vita di cure, di lotte e di patimenti, passo a passo accompagnata, difesa ed illuminata dall'Angelo suo, ed istruita del come, a seconda dei giornalieri avvenimenti, dovesse ella dirigere la sua condotta, affrontare i pericoli, sopportare i dolori e le lotte.



Fonte: https://www.scrutatio.it/archivio/sezione/vita-caterina-emmerick