Il Purgatorio

Il Diario della Principessa Eugenia von der Leven - anno 1927

25 Febbraio 1927. E così riprendo a scrivere di nuovo, tutti gli stupidi scrupoli se ne sono andati! La signora W... venne in tutto questo tempo complessivamente 37 volte, non fece mai paura, solo immensamente triste sempre. Essa ha parlato molto poco.

Io: "Perchè devi soffrire così tanto? Sei pur stata molto buona!" Io: "Dio giudica diversamente dagli uomini, era tutto solo esteriorità!" Io: "Ma tu hai avuto tante tribulazioni e preoccupazioni che ti hanno fatto tanto soffrire no?" Lei: "Non le ho sopportate con spirito di sacrificio!" In seguito non la feci più parlare. Improvvisamente non venne più.

Nota. La signora W... fu conosciuta molto bene sia dalla Principessa che dal parroco Wieser.

Betty

Adesso viene la Betty di un tempo, che era stata tanto a lungo in ospedale. Io non sapevo che era morta, lo seppi però più tardi. Essa piange e sospira in maniera tremenda. Dopo molti sforzi sono riuscita a portarla a parlare finalmente. Io: "Da dove vieni?" Lei: "Dalla nebbia più fitta e profonda". Io: "Come hai fatto a trovarmi?" Lei: Il chiarore mi ha attirata". Io: "In che modo ti posso venire in aiuto?" Lei: "Mortificati!" Io: "Mi sorprende molto che tu mi dica questa cosa. Abbiamo discusso tante volte insieme su questo argomento e tu dicevi sempre, che la cosa non aveva nessuna importanza". Lei: "Adesso vedo tutto in un'altra luce!" Io: "Devi soffrire molto?" Lei: "Il desiderio mi consuma". Poi si mise a piangere da strappare il cuore e disparve.

Alcune notti appresso essa tornò di nuovo. Io: "Hai ancora una tua volontà propria?" Lei: "No". Io: "Come fai a venire proprio da me?" Lei: "Noi seguiamo una Guida Superiore, la volontà personale muore con il corpo". Io: "Puoi parlarmi dell'Aldilà?" Lei: "Credi!" Io: "Che cosa devo credere?" Lei: "Ciò che dice la Chiesa". Io: "Posso fare qualche cosa, perchè le anime non vengano più da me?" Lei: "No! Lasciale venire!".

Lei venne ancora quattro volte, non parlò e poi di nuovo fu tutto finito!

Qualche cosa è cambiata. Non ho più paura, mi spavento molto di meno, quando mi accorgo, che c'è qualche cosa di nuovo. Allora ci si può abituare anche a questo. Solo la stanchezza spaventosa prende il sopravvento: non è tanto una stanchezza fisica, come dopo una faticaccia ma una specie di assopimento spirituale, che agisce proprio sulla volontà. Ciò che prima non costava niente, adesso richiede una lotta perchè io voglio volere, ma non riesco a niente.

Sono stata di nuovo otto giorni a D..... E in questo tempo ho visto cinque diverse figure, due di esse si sono messe a ballare assieme. E anche il Bambino le ha viste assieme a me. Stavamo giocando, ed ecco una Signora fra noi. Lui si mise a ridere e disse: "Ecco una nuova signora qui!" Effettivamente lei non impressionava per niente Nota. La parola di Cristo: "se non diventerete come i bambini... resiste ed è contraria ai dì nostri ad ogni tentativo di spiegazione. Questa parola misteriosa si avvicina moltissimo al racconto di Paul Claudel circa Anùnus e Anima (vedi la prefazione).

Il Giardiniere N.....

Mentre stavo a G..... incontrai un vecchio giardiniere, già morto da parecchio tempo. Egli mi venne incontro sempre più vicino e quando mi fu davanti mi fece un cenno di saluto molto simpatico. Io: "Sei N.....". Lui: "Sì". Io: "Come mai non ti ho ancora mai visto?" Lui: "Ero legato". Io: "Come legato?" Lui: "Non potevo!" Io: "Spiegati meglio e dimmi di più". Lui: "Quanto sei umana!" Me lo sono sentita gettare in faccia ancora questo rimprovero e di frequente!

Spesso appena apro una porta ho la sensazione che qualcuno mi viene incontro. Qualche cosa sguscia via accanto a me, e talvolta mi sento anche chiamare per nome.....

Avevano tagliato degli alberi nel giardino, ed ecco il giardiniere N..... stare in mezzo agli uomini e darsi al lavoro come loro. Io chiesi a.... che mi accompagnava tanto per provare quanti erano gli uomini che stavano lavorando assieme. Purtroppo lei vide solo quelli vivi!

Lo vidi undici volte. Ma non riesco più a farlo parlare.

Sì, parlare! Che cosa vorrei ancora dire, di che cosa vorrei ancora parlare soprattutto? Son sempre le solite cose. Non so più che cosa possa chiedere ancora. Per un certo tempo ho fatto finta di non vedere le mie visite e non prestai loro nessuna attenzione. Allora esse divennero davvero degli spiriti tormentatori, mi diedero urtoni, punzecchiature, mi percossero anche. Adesso il mio ultimo metodo è, non fare più domande e non parlare, ma soltanto pregare.

Cecilia

9 Aprile. Mi girano attorno volando sette figure, riconoscibile una donna, o una figura di donna, niente da temere, però neanche si può dormire.

12 Aprile. La donna si chiama Cecilia, ha calunniato . Io: "Chi c'è ancora con te qui?" Lei: "Sei anime". Io: "Perchè posso vedere soltanto te sola?" Lei: "Io sono da te ormai da mesi, ma tu avevi degli altri". Io: "Ma anche adesso ne ho altre". Lei: "Ma io sono più vicina". Io: "Perchè?" Nessuna risposta.

14 Aprile. Guardandola più da vicino ora vedo la sua bocca piena di ulcerazioni, diventando più chiara da vedersi non è però affatto bello! Io: Se io prego per te, quando tu non sei qui, te ne accorgi lo stesso?" Lei: "Sì, perchè io sono sempre vicina a te". Io: "Allora spiegami perchè non ti vedo sempre?" Lei: "Perchè tu non lo potresti sopportare".

16 Aprile. Mi sentii come attratta da sette figure come da un muro, che si restringeva sempre di più. Io: "Lasciatemi in pace, non tormentatemi!" Esse: "Noi ti vogliamo aiutare!" Io: "Vi accorgete che sono preoccupata?" Esse: "Sì!" Io: "Potete pregare per le mie preoccupazioni? e le cose che mi stanno a cuore?" Esse: "Per voi possiamo pregare, solo per noi povere anime non lo possiamo". Io: "Come puoi rilevare e conoscere le mie preoccupazioni?" Lei: "Tu sei divisa". Io: "Però io egualmente non penso sempre a voi". Lei: "La tua forza è cosa nostra e tu la dai ad altri".

17 Aprile. Appena venne io la ho subito aspersa con la mia preziosa acqua Pasquale. Lei si mostrò felice. Io: "Questa ti giova più che qualunque altra cosa che io faccio". Lei: "Soltanto tu me la dai, essa risana, e tu salvi". Adesso fra le sei figure si distingue una figura di uomo, io non lo conosco, ha un'espressione assai triste.

Durante il giorno vedo molte ombre. Forse sono quelle non schiarite. Alle volte qualche cosa di freddo mi soffia in viso, per grazia di Dio adesso non giungono più animali.

23 Aprile. Cecilia ha il viso più bello. Io: "Sei diversa, stai meglio?" Lei: "Le nebbie sono sparite, ora io adoro". Poi mi accarezzò in viso con la mano e disparve.

Un'amica!!! ... In attesa del premio!

Mi venne a trovare una mia cara amica, Gr..... da M..... morta a gennaio. L'ho riconosciuta subito. Io: "Hai un viso così contento, dove sei?" Lei: "In un bellissimo salone" E disparve. Questa sua frase mi ha seccato un po'. Mi sembrava tanto terrena...

Tre giorni dopo venne di nuovo. Io: "Perchè hai un'espressione così materiale parlando di un salone?" Lei: "Perchè tu mi possa capire ho parlato da uomo a uomo!" Io: "Sei in Cielo?" Lei: "No, sono nell'attesa del premio". Io: "Premio, perchè? Dimmelo, affinché possa anch'io diventare come te!" Lei: "Adempimento del proprio dovere e spirito di sacrificio!" Io: Lo sai che hai lasciato tuo marito?" Lei: "Noi guardiamo con occhi diversi! Tutto è per il meglio!" Io: "Dimmi, che cosa è il luogo dell'attesa?" Lei: "L'ultimo gradino del desiderio". Io: "Perchè se venuta da me dal momento che non hai bisogno più della mia preghiera?" Lei: "Per farti una gioia, io sapevo di te... !" Io: "Vedi ancora il mio corpo o la mia anima?" Lei: "La tua anima. Noi siamo quelli che son sciolti dal corpo". Io: "Però io ti vedo come eri. Dimmi un po' come si spiega questo?" Lei: "Perchè tu non sei ancora capace di poter vedere la anima!" Io: "E' possibile vedere proprio un'anima?" Lei: "C'è forse una luce che non fa luce?" Io: "Dimmi che cosa c'è in me di cattivo?" Lei: "Tu godi ancora dell'amore delle creature, devi essere totalmente libera!" Adesso se ne andò .

Come era bello parlare con lei! Oh, sì! Essere del tutto libera e appartenere solo a Dio! Lo sapevo che era questo che si doveva fare, ma...

Un'impressione indescrivibile!

Sono stati da me due uomini parecchio, cercano di t'arsi avanti, ciascuno vuole essere il primo. Non li conosco, sono molto tristi. Io: "Chi siete?" Essi: "I dimenticati!" Io: "Nessuno è dimenticato, perchè nella santa Messa si prega per tutti". Allora uno si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: forse ha detto "Mille" ma non lo posso dire con certezza. Poi vidi un fuoco ed essi sparirono.

Una volta ero ancora sveglia, quando sentii il mio letto sollevarsi in aria e poi cadere con un crak di nuovo sul pavimento. Non riuscii ad accendere la luce, ed ecco qualche cosa mi prese per la gola in modo tale che credetti di soffocare. Ho avuto una paura spaventosa, incominciai a battere attorno a me, ma non trovai niente. Fu una cosa tremenda. Dovetti subire questa cosa per sette volte, poi vidi una donna, che faceva orrore. Io: "Sei stata tu a tormentarmi sempre in questo modo? Perchè?" Lei: "Perché eri mia!"

Nota. Sembra che questa donna abbia un solo sentimento: Invidia. In lei tutto è invidia!.

Io: "Perchè? Non ti ho ancora fatto niente". Lei: "Tu mi accechi". Io: "Ma io voglio aiutarti". Allora essa si gettò furiosa contro di me, tanto che io gridai: "In nome di Gesù, vattene!" E lei disparve. Ho la brutta sensazione che essa sia stata molto cattiva, diversa da quelle venute finora. Ciò mi mette uno spavento indicibile e prego, che essa non venga più. Essa mi ha fatto un'impressione che non si può descrivere, devo continuamente pensare a lei.

"Il 9 Agosto"

Luglio. Ecco che mi capitò una cosa strana. Me ne stavo in giardino a raccogliere fragole, improvvisamente si scatenò un terribile vento sull'aiuola. Alzai gli occhi, nessun albero si muoveva, solo le foglie delle fragole erano scosse dal vento. La cosa ml sconvolse ed entrai in casa... Non c'era il minimo soffio di vento tutto quieto. Allora uscii di nuovo, tutto quieto. Appena ebbi ripreso a raccogliere lo stesso uragano. Allora domando: "C'è qui una povera anima?" ed ecco vedo quattro figure che fanno un cerchio intorno a me e mi gridano in faccia: "9 Agosto!" E tutto rimase come prima. 9 Agosto, che strano! E' ormai la quinta volta che mi viene ricordata questa data o che io sogno di essa. Credo di averne già parlato una volta. La prima volta la sentii nell'anno 1898 e mi fece una grande impressione. Credetti davvero di morire. L'ultima volta in dicembre sognai che sulla mia scrivania c'era un grande foglio di carta sul quale era scritto "9 Agosto". E' davvero strano però che non ho paura. Solo che la cosa mi incuriosisce.

In genere ora ho più pace di notte.

Ho descritto soltanto i fatti nei quali si parlò. Il resto fu bensì molto, ma non insopportabile. Anche a questo ci si può abituare.

Giovanni

Da Agosto ne ho passate di ogni specie e precisamente diverse maniere di apparizioni, ed ho la precisa sensazione che io potei dare a loro poco... In tutte furono ventisette fantasmi, di cui undici assai duri...

Da otto giorni è di nuovo tutto diverso. Adesso viene un mio buon conoscente F.... ll..., padre di ... e vuole sempre toccarmi. L'acqua santa lo calma un tantino. E' difficile eppure sono contenta. La sua apparizione è come una lanterna cieca diretta su di me. Col tempo si fece più buio intorno a lui. Di giorno lo vedo seduto su di un albero di fronte alla mia finestra mezzo bestia e mezzo uomo. Dopo alcuni giorni si slanciò con un urlo verso di me. Io: "Giovanni che cosa vuoi da me?" Lui: "La tua pace". Io: "Va da tua moglie che prega tanto". Lui: "Non la trovo". Io: "Lei soffre moltissimo a causa di... forse andrebbe meglio se tu andassi da lei". Lui: "Non posso lasciare la strada!" Io: "Sai tutto dei tuoi?" Lui: "No, le preoccupazioni umane rimangono lontane". Io: "Come posso aiutarti?" Lui:"Lasciami stare con te fin tanto che posso non parlare più!" Poi venne davanti come se il mio parlare lo rattristasse. Mi fece molta compassione. Ora è qui da molto ma io non parlo più. E' molto agitato.

Viene anche una donna e poi c'è tantissimo chiasso in camera. Ho visto in chiesa sette figure che mi aspettavano sulla porta.

7 Novembre. La sera all'imbrunire vado a passeggio nel viale, ed ecco venirmi incontro due donne che non conosco. Cerco di parlare con loro sparite! Allora mi ha proprio preso un brivido e sono tornata in fretta a casa. Singolare: quanto più le apparizioni sono naturali tanto più ci si spaventa. Io l'ho provato spesso con me stessa. Appena tornata a casa trovo

Una vecchia donna seduta alla mia scrivania

Seduta che si sostiene il capo. Io: "Che cosa fai qui?" Lei: "Cerco". Io: "Che cosa cerchi?" Lei: "La mia promessa". Per l'arte piacere ho aperto la mia scrivania. In un momento tirò fuori tutto insieme. Essa fissava con occhi di fuoco le cose. Non ho mai visto cercare in quella maniera. Anche le sue lettere (sono lettere scritte alla Principessa dal Parroco Wieser), le teneva in mano. Finalmente sospirò: "Perduto!" Ed era sparita. Non ho una idea di chi possa essere stata! Dal suo modo di vestire era una persona del nostro tempo.

8 Novembre. Giovanni fu qui quasi tutta la notte. Io: "Mi sembri contento!" Lui: "Sono avanzato!" Io: "Dove'?" Lui: "Nella conoscenza". Io: "Allora nel pentimento?" Lui: "No, quello è passato. La conoscenza della luce". Io: "Parlami di più di questa luce! E' il Buon Dio?" Lui: "Lo capiscono soltanto quelli che non hanno corpo!".

11 Novembre. La donna che cerca venne di nuovo in carnera mia durante il giorno. Le chiesi: "Posso aiutarti a cercare?" Allora mi guardò e pianse. Un altro giorno stava davanti alla mia scrivania ed ecco l'Inspiegabile: i tiretti chiusi erano aperti. Allora provai davvero un brivido. Escluso qualsiasi inganno! Lei stava lì vicino sorridente, mi si avvicinò e posò la sua testa sulla mia spalla. Poi disparve. Nei cassetti era tutto in ordine come prima.

E' un qualche cosa di nuovo, che mi sveglio con un certo presentimento ed ecco che vedo tutta la parete piena di teste. E' una cosa davvero molto brutta. Esse mi fissano con varie espressioni dolorose del volto.

27 Novembre. E' con me Giovanni H... più luminoso e contento, ho pregato con lui. Chiesi: "Che cosa posso fare ancora per te?" Lui: "Offri la tua volontà!" Io: "Io vorrei ma è sempre tanto difficile". Lui: "Ti sarà data la forza". Io: "Perchè non vai da tua moglie?" Lui: "La strada mi è indicata!" Io: "Dimmi qualche cosa di più dell'eternità!" Lui: "Credi ed abbi fiducia!" E disparve.

4 Dicembre. Non l'ho più visto e neanche la donna, soltanto un gran frastuono e tante figure anche di giorno.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it