Venuti dall’aldilà: Maria Santissima a Fatima
06/03/2017
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Venuti dall'Aldilà
Il 13 maggio 1917 la Vergine Santissima appare a due ragazzine, Lucia di 11 anni e Giacinta di 7, e a un ragazzetto di 9 anni, Francesco, tre pastorelli semplici e buoni che recitavano sempre le preghiere.
Verso mezzogiorno, interrompendo i loro innocenti trastulli, i fanciulli recitarono come al solito il santo rosario. Dopo ritornarono ai loro giochi. A un tratto un lampo li abbagliò. Spaventati guardarono il cielo: non v’era nemmeno una nube e il sole era splendente. Temendo qualche vicino temporale, radunano le pecore e si avviano per ritornare a casa. A metà della china, ecco un nuovo lampo più abbagliante del primo... Doppiamente atterriti affrettano il passo, ma un po’ più avanti si fermano interdetti e attoniti per la meraviglia. Dinanzi a loro scorgono una bellissima Signora più splendente del sole.
Si svolse subito un piccolo dialogo tra la Signora e Lucia: «Di che paese siete?» domanda la ragazzina. — «Il mio paese è il Cielo» — rispose la Signora. Viene dal Cielo... dal Cielo... — rifletté Lucia: «allora mi sapreste dire se io andrò in Cielo?» — «Sì, vi andrai» — rispose la Signora — «E mia cugina Giacinta?» — «Anche lei» — «E mio cugino Francesco?» — «Egli pure...» —. Incoraggiata dalla bontà della Celeste Signora, Lucia volle sapere ancora la sorte di due ragazze, sue amiche e morte da poco e ne ebbe in risposta che la più giovane (di 16 anni) era già in Paradiso, l’altra (sui 20 anni) era in Purgatorio... —. Nella terza apparizione del 13 luglio la Madonna mostrò ai tre fanciulli l’inferno. Scrive Lucia: «Vedemmo come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco i diavoli e le anime, in forma umana, come brace trasparente e nera o bronzea, che fluttuavano nell’incendio e venivano trasportate, assieme a nuvole di fumo, dalle fiamme che uscivano da loro stesse. Esse cadevano da ogni parte, uguali al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio tra grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano orrore e facevano tremare di paura. i demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni roventi».
Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza: «Avete visto l’Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori!...».
Si svolse subito un piccolo dialogo tra la Signora e Lucia: «Di che paese siete?» domanda la ragazzina. — «Il mio paese è il Cielo» — rispose la Signora. Viene dal Cielo... dal Cielo... — rifletté Lucia: «allora mi sapreste dire se io andrò in Cielo?» — «Sì, vi andrai» — rispose la Signora — «E mia cugina Giacinta?» — «Anche lei» — «E mio cugino Francesco?» — «Egli pure...» —. Incoraggiata dalla bontà della Celeste Signora, Lucia volle sapere ancora la sorte di due ragazze, sue amiche e morte da poco e ne ebbe in risposta che la più giovane (di 16 anni) era già in Paradiso, l’altra (sui 20 anni) era in Purgatorio... —. Nella terza apparizione del 13 luglio la Madonna mostrò ai tre fanciulli l’inferno. Scrive Lucia: «Vedemmo come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco i diavoli e le anime, in forma umana, come brace trasparente e nera o bronzea, che fluttuavano nell’incendio e venivano trasportate, assieme a nuvole di fumo, dalle fiamme che uscivano da loro stesse. Esse cadevano da ogni parte, uguali al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio tra grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano orrore e facevano tremare di paura. i demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni roventi».
Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza: «Avete visto l’Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori!...».