5 modi per pregare le anime sante in Purgatorio
Novembre è il mese dedicato alle anime sante in Purgatorio, e i fedeli sono incoraggiati non solo a ricordare la morte di familiari e amici, ma soprattutto a pregare per le anime dei defunti. Pregare per l’anima di chi è morto è un’antica pratica della Chiesa, basata sull’insegnamento cattolico relativo al Purgatorio.
Il Catechismo offre una breve spiegazione di questo stato: “La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti… Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro” (CCC, n. 1031).
“Ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio” (CCC, n. 1472).
Su questa realtà, il Direttorio sulla Pietà Popolare e la Liturgia spiega: “Da qui la pia consuetudine dei suffragi per le anime del Purgatorio, che sono una pressante supplica a Dio perché abbia misericordia dei fedeli defunti, li purifichi con il fuoco della sua carità e li introduca nel suo Regno di luce e di vita. I suffragi sono una espressione cultuale della fede nella comunione dei Santi. Infatti la Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo la comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti e poiché ‘santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati’ (2 Mac 12, 46), ha offerto per loro i suoi suffragi” (n. 251).
È un’opera di misericordia spirituale pregare per le anime dei fedeli defunti, implorando Dio di purificare le anime dei morti “con il fuoco della sua carità” e di portarle alla fine alla Dimora Celeste.
La Chiesa offre numerosi modi per pregare per i defunti. Ecco cinque dei più comuni raccomandati dalla Chiesa, soprattutto nel mese di novembre.
1) Offrire Messe per i defunti
È abitudine della Chiesa offrire il Santo Sacrificio della Messa per un’anima in particolare, che si tratti di un parente o di un amico defunto. Il Direttorio raccomanda di offrire Messe “nei giorni terzo, settimo e trigesimo, nonché nell’anniversario della morte”. Contattate la vostra parrocchia per informarvi su come poter offrire una Messa per qualcuno.
Papa Benedetto XVI ha raccomandato questa pratica nell’esortazione apostolica Sacramentum Caritatis: “Insieme ai Padri sinodali, vorrei ricordare a tutti i fedeli l’importanza della preghiera di suffragio per i defunti, in particolare della celebrazione di sante Messe per loro, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. Riscoprendo la dimensione escatologica insita nell’Eucaristia, celebrata ed adorata, siamo così sostenuti nel nostro cammino e confortati nella speranza della gloria” (SC, 32).
2) Recitare la novena per le anime sante
Composta da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la novena di preghiera per le anime sante in Purgatorio è un modo più prolungato per pregare per i defunti. Tradizionalmente viene recitata in preparazione alla festa di Tutti i Santi o nei giorni a seguire.
3) Visitare un cimitero Ai fedeli che visitano con devozione un cimitero e pregano per i defunti viene garantita un’indulgenza, applicabile solo alle anime in Purgatorio. L’indulgenza è plenaria ogni giorno dal 1° all’8 novembre, mentre negli altri giorni dell’anno è parziale. Oltre a beneficiare le anime sante, visitare un cimitero è un sano promemoria della nostra mortalità, utile a farci capire che anche noi passeremo da questa vita alla prossima.
4) Recitare “L’Eterno Riposo”
Un’indulgenza parziale, applicabile solo alle anime del Purgatorio, può essere ottenuta quando si recita con fede “L’Eterno Riposo”:
L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.
Questa preghiera viene usata soprattutto nelle funzioni liturgiche in occasione di un funerale, ma è spesso recitata dalle famiglie insieme alle preghiere prima e dopo i pasti.
5) Recitare la preghiera di Santa Geltrude la Grande per le anime sante
Una delle preghiere più popolari per le anime del Purgatorio è quella di Santa geltrude la Grande, che nella sua vita ricevette molte visioni del Signore ed espresse a Gesù il suo grande desiderio di pregare per i defunti. In cambio, Gesù insegnò a Santa Geltrude questa preghiera. Si crede che 1.000 anime vengano liberate dal Purgatorio quando la si recita con tutto il cuore:
Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo, oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Amen.
Il Catechismo offre una breve spiegazione di questo stato: “La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti… Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro” (CCC, n. 1031).
“Ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio” (CCC, n. 1472).
Su questa realtà, il Direttorio sulla Pietà Popolare e la Liturgia spiega: “Da qui la pia consuetudine dei suffragi per le anime del Purgatorio, che sono una pressante supplica a Dio perché abbia misericordia dei fedeli defunti, li purifichi con il fuoco della sua carità e li introduca nel suo Regno di luce e di vita. I suffragi sono una espressione cultuale della fede nella comunione dei Santi. Infatti la Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo la comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti e poiché ‘santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati’ (2 Mac 12, 46), ha offerto per loro i suoi suffragi” (n. 251).
È un’opera di misericordia spirituale pregare per le anime dei fedeli defunti, implorando Dio di purificare le anime dei morti “con il fuoco della sua carità” e di portarle alla fine alla Dimora Celeste.
La Chiesa offre numerosi modi per pregare per i defunti. Ecco cinque dei più comuni raccomandati dalla Chiesa, soprattutto nel mese di novembre.
1) Offrire Messe per i defunti
È abitudine della Chiesa offrire il Santo Sacrificio della Messa per un’anima in particolare, che si tratti di un parente o di un amico defunto. Il Direttorio raccomanda di offrire Messe “nei giorni terzo, settimo e trigesimo, nonché nell’anniversario della morte”. Contattate la vostra parrocchia per informarvi su come poter offrire una Messa per qualcuno.
Papa Benedetto XVI ha raccomandato questa pratica nell’esortazione apostolica Sacramentum Caritatis: “Insieme ai Padri sinodali, vorrei ricordare a tutti i fedeli l’importanza della preghiera di suffragio per i defunti, in particolare della celebrazione di sante Messe per loro, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. Riscoprendo la dimensione escatologica insita nell’Eucaristia, celebrata ed adorata, siamo così sostenuti nel nostro cammino e confortati nella speranza della gloria” (SC, 32).
2) Recitare la novena per le anime sante
Composta da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la novena di preghiera per le anime sante in Purgatorio è un modo più prolungato per pregare per i defunti. Tradizionalmente viene recitata in preparazione alla festa di Tutti i Santi o nei giorni a seguire.
3) Visitare un cimitero Ai fedeli che visitano con devozione un cimitero e pregano per i defunti viene garantita un’indulgenza, applicabile solo alle anime in Purgatorio. L’indulgenza è plenaria ogni giorno dal 1° all’8 novembre, mentre negli altri giorni dell’anno è parziale. Oltre a beneficiare le anime sante, visitare un cimitero è un sano promemoria della nostra mortalità, utile a farci capire che anche noi passeremo da questa vita alla prossima.
4) Recitare “L’Eterno Riposo”
Un’indulgenza parziale, applicabile solo alle anime del Purgatorio, può essere ottenuta quando si recita con fede “L’Eterno Riposo”:
L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.
Questa preghiera viene usata soprattutto nelle funzioni liturgiche in occasione di un funerale, ma è spesso recitata dalle famiglie insieme alle preghiere prima e dopo i pasti.
5) Recitare la preghiera di Santa Geltrude la Grande per le anime sante
Una delle preghiere più popolari per le anime del Purgatorio è quella di Santa geltrude la Grande, che nella sua vita ricevette molte visioni del Signore ed espresse a Gesù il suo grande desiderio di pregare per i defunti. In cambio, Gesù insegnò a Santa Geltrude questa preghiera. Si crede che 1.000 anime vengano liberate dal Purgatorio quando la si recita con tutto il cuore:
Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo, oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Amen.
Fonte: http://it.aleteia.org/2016/11/04/5-modi-pregare-anime-sante-purgatorio/