Il Purgatorio

Introduzione

27/02/2017    2226     Il mistero del Purgatorio    San Tommaso d'Aquino 
Lo Spirito soffia dove vuole. In un paese di montagna, ai nostri giorni, esso ha scosso fin nel profondo un giovane cuore. Qui, in queste pagine, percepiamo la sua voce, una voce semplice, infantile, e insieme così singolare. Parla di cose misteriose, eppure comuni a tutti gli uomini. Chi non ha mai parlato con i suoi morti? Qui sono accennati questi colloqui, nella quiete dello spirito che prega, con coloro che tacciono per sempre. Fra la condizione delle «povere anime» nel luogo della purificazione, e la nostra condizione nella amata luce del sole è uno scambio ed un passaggio di conoscenze e dalla notte, in cui nessuno può più operare, giunge l'avvertimento chiaro e severo dell'«operate dum lucem habetis». Mi pare che in tutta semplicità un occhio abbia visto di più, un orecchio inteso di più di quanto è concesso ai sapienti di questo mondo. Qui è una figlia del popolo provvista, non so come, né donde, di una sapienza che non si può avere senza grazia dall'alto. Come, altrimenti, se si prescinde dall'insegnamento della Chiesa, dagli uomini e dalle donne illuminati, un animo illetterato, nel mattino della sua vita, avrebbe potuto attingere, in se stesso, tali inusate verità? Ciò che viene detto ad esempio sulla divina dottrina del «salutare discernimento», in profondo inconsapevole accordo con S. Tommaso d'Aquino, non può, di per sé, penetrare abbastanza lontano fra gli uomini, abbastanza profondamente nel loro cuore. E nessuno si scandalizzi se la lingua, come talvolta la sorgente sottile, fatica a trovare la via fra il pietrame ed i molti ostacoli. Molto più, noi ci auguriamo di essere ringraziati se la natura è rimasta natura. Per il resto il lettore veda da sé. Poiché ciò che è genuino convince da se stesso ed anche la piccola campana si unisce all'armonia della grande campana, quando manifesta la lode e la verità di Dio.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it