Il Purgatorio

Capitolo XIII:L'anima contempla Maria nella sua gloria

L'anima, ascesa al Paradiso di luce in luce, quasi per orientare il suo spirito nella visione e nella beatitudine del possesso eterno di Dio, contempla Maria SS. che l'accompagna come Mamma al Paradiso, contempla l'Umanità santissima di Gesù Cristo, che in Lei si formò per lo Spirito Santo, e da Lei nacque. Maria si asside sul suo trono di gloria, ed il corpo suo glorioso rifulge in una luce di spirituale bellezza che incanta.

Domandai a Bruno Cornacchiola, che alle tre Fontane, a Roma, vide la Vergine, com'era la bellezza del suo volto, e mi rispose: « Era una bellezza incomparabile, di una purissima perfezione di linee, al cui paragone svaniscono tutte le umane bellezze e tutti i capolavori di arte. Immaginate - mi soggiunse - uno scrigno pieno di preziosissime gemme che rifulgono nei loro meravigliosi colori, in una luce che riempie di gioia ma non abbaglia, che cambia ad ogni effusione di novella luce, e non avrete che una pallida idea della bellezza del Suo volto immacolato ». Anche sulla terra la vera bellezza fisica rifulge solo nei raggi della bellezza dell'anima. Il volto di una creatura peccatrice, per quanto possa essere perfetto nelle sue artistiche linee, ha sempre qualche cosa di ripugnante, e più che dilettare, sconvolge.

Maria è tutta piena di grazie; il suo corpo è glorioso ed ogni sua linea rifulge della grazia di Dio. Il suo volto è tutto luce nella infinita luce della SS. Trinità; ha una dolcissima espressione di regale potenza, ha la pensosa tranquillità di una profonda Sapienza, ha la soavissima espressione di amore che le viene dalla luce dell'Eterno Amore che l'adombrò.

E’ un incanto sempre nuovo, una dolcezza sempre soave, una bontà sempre espansiva, nella serenità dell'umiltà, come figlia prediletta di Dio; nella dedizione amorosa, come Madre del Verbo Umanato; nell'offerta purissima di sé, come Sposa dello Spirito Santo. Maria è tutta un fulgore di grandezza, è tutta un canto di gloria, è tutta un'armonia di amore!

Che gioia contemplarla, che dolcezza sentirla Mamma! Quale cantico di riconoscenza erompe dall'anima che riconosce in Lei la Mamma che l'ha salvata dalla rovina nella vita mortale, per la misericordia di Dio che attrasse in Lei, e la liberò dal Purgatorio per accompagnarla nell'eterna felicità!

I meriti acquistati in vita, come dicemmo, determinano lo stato glorioso dell'anima beata, e lo stato di gloria la rende capace di una maggiore fruizione di Dio. Ora, la gloria di Maria è immensa, ha quasi dell'infinito, come hanno dell'infinito i suoi meriti.