Il Purgatorio

Le anime del Purgatorio

Questo sito è nato per far conoscere l'esistenza del Purgatorio e delle pene che soffrono le anime che sostano al suo interno. Pregare per le anime del Purgatorio è molto importante. Ogni volta che entri in questo sito potrai dare a loro del sollievo recitando un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria. Se preghi ogni giorno per loro, il Signore ti concederà tante grazie.

Nella vita di S. Maria Maddalena de' Pazzi si legge che una delle sue consorelle per nome Maria Benedetta Vittoria, religiosa di molte virtù, che le morì tra le braccia, mentre era in agonia fu vista dalla Serva di Dio aspettata da una moltitudine di angeli di aspetto ilare e sereno che dovevano condurla nella celeste Gerusalemme, e nel momento poi in cui spirò vide quell'anima eletta sotto forma di colomba dalla testa dorata volare fra quegli spiriti celesti e quindi sparire. Tre ore dopo vegliando vicino al cadavere in compagnia d'un'altra suora per nome Pacifica di Tovaglia, questa interruppe le preghiere per domandare alla Santa dove si trovasse in quel momento la loro consorella, se in Paradiso o in Purgatorio. Nè in questo nè in quello, rispose la Santa. La suora stupì a tal risposta, e quasi se ne scandalizzò, ma poco dopo recitando con Maddalena l'Ufficio de' morti, essendole accaduto alla fine di un salmo di recitare il Gloria Patri invece del Requiem, ed avendo voluto riprendersi, la Santa le disse che bene avea detto, poiché non occorreva più implorare per quell'anima l'eterno riposo. Suor Pacifica quantunque non arrivasse a comprendere il senso di quest'assicurazione, non osò interrompere la compagna. - La mattina del giorno dopo celebrandosi la Messa per la defunta, nel momento del Sanctus Maddalena fu rapita in estasi, nella quale il Signore le fece vedere quell'anima benedetta in mezzo alla gloria eterna. La sua fronte aveva una stella d'oro, segno di ricompensa alla sua ardente carità; le sue dita erano cariche di anelli preziosi, e la corona che portava sul capo era pìù ricca di quella di un'altra religiosa di gran perfezione, morta poco tempo prima. Questa differenza proveniva dal gran desiderio di soffrire per Iddio, che Maria Benedetta avea avuto in vita. Di più per la gran carità con cui avea sempre trattato il prossimo e le sue consorelle godeva in cielo del singolar favore di accostare la sua bocca a quella del divin Salvatore e di berne a lunghi sorsi una bevanda deliziosissima. Il che vedendo, Maddalena si pose a felicitarla della sua sorte; indi chiese al Signore perchò appena morta invece di ammetterla immediatamente alla sua divina presenza, l'avesse trattenuta (com'era accaduto difatti) per cìnque ore non in Purgatorio, ma in un luogo particolare, dove pur non soffrendo alcuna pena sensibile, era rimasta priva della vista di lui. I1 Signore le rispose che questa suora nella sua ultima malattia essendosi troppo compiaciuta delle premure e dei disturbi che si davano le consorelle nell'assisterla, aveva per qualche tempo interrotto quell'unione abituale e perfetta che aveva con Dio, e per ciò era stata in tal maniera punita. La stessa Santa vide un'altra volta una religiosa della sua comunità, morta di recente, brillare di celeste chiarezza in tutto il corpo, fuori che nelle mani, a cagione di certe imperfezioni da lei avute contrariamente al voto di povertà. Ma dopo pochi istanti le mani pure le s'irradiarono, ed entrò in pieno possesso della gloria eterna. Il P. Francesco Gonzaga, francescano e poi vescovo di Mantova, racconta un fatto consimile nel suo libro sull'origine della religione Serafica (Parte IV, N. VII). (Purgatorio, rivelazione dei santi)

Pia unione di suffragio perpetuo alle anime purganti

Articoli sul Purgatorio

Meditazioni Cristiane

Durante la tempesta sul lago i discepoli vivono una situazione di grande debolezza. Il vento è forte e la barca è agitata dalle onde. Sono agitati soprattutto i discepoli. Sono impauriti e sfiduciati. Anche se, poche ore prima, hanno visto miracoli e guarigioni compiuti da Gesù. Accade così anche per noi: abbiamo la memoria corta. Si può aver vissuto la più intensa delle esperienze spirituali con il Signore ed essere subito ricacciati nella propria paura di sempre, nella propria invincibile debolezza. Senza la memoria delle esperienze vissute col Signore, e fissando lo sguardo unicamente sulla tempesta, ci si perde facilmente e si annega in un bicchiere d'acqua. Solo accettando il rischio di credere si può diventare un uomo nuovo. Infatti, diventerai una creatura nuova quando sarà  la fede e non la paura a tenerti sveglio.

Don Nikola Vucic