Il Purgatorio

La festa della Divina Misericordia

09/03/2017    2775     Indulgenze   
(Dal Diario di Santa Faustina)

+ 22 FEBBRAIO 1931 «Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero» (pag. 26).

«Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia.

+ Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me».

«Le fiamme della Misericordia Mi divorano; voglio riversarle sulle anime degli uomini» (pag. 27).

«Desidero che questa immagine venga esposta al pubblico la prima domenica dopo Pasqua. Tale domenica è la festa della Misericordia. Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l'abisso della Mia Misericordia» (pag. 46).

«Figlia Mia, guarda l'abisso della Mia Misericordia e rendi onore e gloria a questa Mia Misericordia e fallo in questo modo: riunisci tutti i peccatori del mondo intero ed immergili nell'abisso della Mia Misericordia. Desidero darMi alle anime.

Desidero le anime, figlia Mia. Nel giorno della Mia festa, nella festa della Misericordia, attraverserai il mondo intero e condurrai le anime avvilite alla sorgente della Mia Misericordia. Io le guarirò e le fortificherò» (pag. 104)

Wilno 1934 «I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime...

Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia.

Tali raggi riparano le anime dallo sdegno del Padre Mio. Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio. Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Misericordia.

+ Chiedi al Mio servo fedele che in quel giorno parli al mondo intero di questa Mia grande Misericordia: in quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene.

+ L'umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia (pag. 132).

Il Mio Cuore gioisce del titolo di Misericordia. Annuncia che la Misericordia è il più grande attributo di Dio. Tutte le opere delle Mie mani sono coronate dalla Misericordia» (pag. 133)

«Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Il recipiente è quest'immagine con la scritta: Gesù, confido in Te!» (pag. 141)

«Chi mai ne è informato tra la gente? Nessuno. E perfino coloro che debbono proclamare e dare delle istruzioni alla gente su questa Misericordia, spesso essi stessi non lo sanno. Per questo desidero che questa immagine venga solennemente benedetta la prima domenica dopo Pasqua e che riceva culto pubblico, in modo che tutti possano esserne informati» (pag. 145)

15.X11.35. «la prima domenica dopo Pasqua dev'essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia» (pag. 227).

Settembre 1936 «Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei Miei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore e sulla Mia Misericordia. La festa della Misericordia è uscita dalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua. L'umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia» (pag. 267).

Domenica in Albis 1937. «Figlia Mia, dì che sono l'amore e la Misericordia in persona. Quando un'anima si avvicina a Me con fiducia, la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia sulle altre anime.

Le anime che diffondono il culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell'ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso. In quell'ultima ora, l'anima non ha nulla in sua difesa, all'infuori della Mia Misericordia. Felice l'anima che durante la vita si è immersa nella sorgente della Misericordia, poiché la giustizia non la raggiungerà.

Scrivi: tutto ciò che esiste è racchiuso nelle viscere della Mia Misericordia più profondamente di un bimbo nel grembo materno. Quanto dolorosamente mi ferisce la diffidenza verso la Mia bontà! I peccati di sfiducia sono quelli che mi feriscono nella maniera più dolorosa» (pag. 374).

1937. «Desidero concedere la remissione totale, (20) alle anime che si accostano alla confessione ed alla santa Comunione nel giorno della festa della Mia Misericordia» (pag. 281).

(nota 20) Sr. Faustina ha scritto qui le parole «odpustu zupelnego», che a prima vista possono significare «un'indulgenza plenaria». Però, secondo il parere del Secondo Teologo Censore degli scritti di Sr. Faustina, non devono essere intese in quel senso, perché qui si tratta di una grazia specialissima che Gesù ha voluto annettere alla festa della Divina Misericordia (cfr. Diario, Q. 1, p. 137; Q. 11, pp. 137-139) e che il Secondo Teologo Censore precisa come «...sotto molti aspetti, quantitativo, qualitativo, essenziale, qualche cosa di più dell'indulgenza plenaria» (p. 377), infatti: «una grazia identica alla grazia del battesimo...» (pag. 366 in fondo).

1938. «Figlia Mia, dì che la festa della Mia Misericordia è uscita dalle Mie viscere a conforto del mondo intero».

«Ho aperto il Mio Cuore come una viva sorgente di Misericordia, tutte le anime vi attingano la vita, si avvicinino con grande fiducia a questo mare di Misericordia. I peccatori otterranno la giustificazione ed i giusti verranno rafforzati nel bene. A colui che avrà posto la sua fiducia nella Mia Misericordia, nell'ora della morte colmerò l'anima con la Mia pace divina».

Il Signore mi ha detto: «Figlia Mia, non desistere dal diffondere la Mia Misericordia, con ciò procurerai refrigerio al Mio Cuore, che arde del fuoco della compassione per i peccatori. Dì ai Miei sacerdoti che i peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno della Mia sconfinata Misericordia e della compassione che ho per loro nel Mio Cuore. Ai sacerdoti che proclameranno ed esalteranno la Mia Misericordia, darò una forza meravigliosa, unzione alle loro parole e commuoverò i cuori ai quali parleranno» (pag. 504)

«Figlia Mia, sii tranquilla, fa' quello che ti ordino. I tuoi pensieri sono uniti ai Miei pensieri, perciò scrivi quello che ti viene in mente. Sei la segretaria della Mia Misericordia: ti ho scelta per questo incarico in questa vita e in quella futura. Voglio così, nonostante tutte le opposizioni che ti faranno; sappi che non cambierò ciò che è di Mio gradimento» (pag. 530). Tratto da: “La Divina Misericordia sui nostri passi” pag. (18-22)

L'INDULGENZA

Il sacramento del perdono

«Di' alle anime dove debbono cercare le consolazioni cioè nel tribunale della Misericordia, lì avvengono i più grandi miracoli che si ripetono continuamente. Per ottenere questo miracolo non occorre fare pelle­grinaggi in terre lontane, né celebrare solenni riti este­riori, ma basta mettersi con fede ai piedi di un Mio rappresentante e confessargli la propria miseria ed il miracolo della Divina Misericordia si manifesterà in tutta la sua pienezza. Anche se un'anima fosse in decomposizione come un cadavere ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità di risurrezione e tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio: un miracolo della Divina Misericordia risusciterà quest'anima in tutta la sua pienezza. Infelici coloro che non approfit­tano di questo miracolo della Divina Misericordia! Lo invocherete invano quando sarà troppo tardi!».

«Prega per queste anime perché non abbiano paura di avvicinarsi al tribunale della Mia Misericordia

«Figlia Mia, come ti prepari alla Mia presenza, così ti confessi davanti a Me, Mi copro semplicemente dietro il sacerdote. Non analizzare mai qual è quel sacerdote dietro cui Mi nascondo e svelati nella confessione come fai davanti a Me e io colmerò la tua anima della Mia luce».

«Figlia, quando ti accosti alla santa confessione, a questa sorgente della Mia Misericordia, scendono sempre sulla tua anima il Mio Sangue ed Acqua, che uscirono dal Mio Cuore e nobilitano la tua anima. Ogni volta che vai alla santa confessione immergiti tutta nella Mia Misericordia con grande fiducia, in modo che io possa versare sulla tua anima l'abbondanza delle Mie grazie. Quando vai alla confessione, sappi che Io stesso ti aspetto in confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono Io che opero nell'anima. Lì la mise­ria dell'anima s'incontra col Dio della Misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della Misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente della fiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità non avrà limiti. I rivoli della Mia grazia inondano le anime umili. I superbi sono sempre nell'in­digenza e nella miseria, poiché la Mia grazia si allontana da loro e va verso le anime umili».

La Santa Comunione

«Vedi, ho lasciato il trono del cielo per unirMi a te. Quello che vedi ora è appena un lembo e la tua anima già sviene per amore, allora come si sbalordirà il tuo cuore quando Mi vedrai in tutta la Mia gloria? Ma voglio dirti che la vita eterna deve cominciare già su questa terra per mezzo della santa Comunione. Ogni santa Comunione ti rende più idonea a trattare fami­liarmente con Dio per tutta l'eternità».

«Quanto mi addolora che le anime si uniscano così poco a Me nella santa Comunione! Attendo le anime ed esse sono indifferenti per Me. Le amo con tanta tenerezza e sincerità ed esse non si fidano di Me. Voglio colmarle di grazie ma esse non vogliono riceverle. Trat­tano con Me come con una cosa inerte eppure ho un cuore pieno d'amore e di Misericordia. Affinché tu possa conoscere almeno un po' il Mio dolore, pensa alla più tenera delle madri, che ama molto i suoi figli, ma i figli disprezzano l'amore della madre. Immagina il suo dolore, nessuno riuscirà a consolarla. Questa è un'immagine e una pallida somiglianza del Mio amore».