Il Purgatorio

Il Diario della Principessa Eugenia von der Leven - anno 1921

La Monaca.

9 Agosto 1921. Ore 5 pomeridiane, vidi in giardino fra due alberi una monaca in piedi. Poichè essa sembrava mi aspettasse e perchè credevo fosse una monaca che conoscevo da prima, mi affrettai a correrle incontro. Essa era sparita di colpo senza lasciar traccia. Io rifeci la strada di ritorno per vedere se poteva essere stato l'inganno dell'ombra; ma il posto, lo spazio fra gli alberi era come sempre.

13 Agosto. La vidi venirmi incontro sulla strada che porta alla Chiesa.

19 Agosto. La vidi passare proprio accanto a me in giardino così che potei vedere chiaramente che aveva l'abito delle Mallersdorfer .

Nota. Le Suore Mallesdorfer (povere Francescane della Sacra Famiglia) sono un Ordine Femminile molto diffuso in tutta la Baviera. La Casa Madre si trova nella Bassa Baviera, nella Marktgemeinde Mallersdorf (nel Comune mercantile di Mallersdorf).

25 Agosto. Sulle scale dell'Oratorio.

30 Agosto. Mi aspetta sulla porta di casa.

11 Settembre. In giardino.

14 Settembre. Nell'Oratorio. Prima della S. Messa vidi qualche cosa specchiarsi sulla finestra davanti a me; pensai che la finestra dietro di me non fosse fermata e quindi il movimento davanti a me, e così mi voltai! Stava subito dietro di me, io vidi molto bene il suo viso; grandi occhi neri con una espressione triste, come una persona viva, non pallida, ma a me del tutto sconosciuta. Mi pareva che la figura fosse senza braccia. Io provai una sensazione orrenda, perché essa era così vicina a me.

17 Settembre. Sgusciare accanto a me in giardino.

19 Settembre. Io giocavo a palla con un bambino, ed essa passò fra mezzo. Io devo aver fatto una faccia spaventata, perché il bambino mi domandò che cosa avevo visto.

22 Settembre. Essa stava seduta sulle scale dell'Oratorio.

2 Ottobre. Mentre raccoglievo dei fiori, lei stette sovrumanamente grande davanti a me. Non riuscii ancora a decidermi a parlare con lei, e quando ero arrivato a prendere coraggio, lei era sempre nuovamente sparita.

7 Ottobre. Essa arrivò purtroppo in camera mia; io mi svegliai con uno strano presentimento, accesi la luce, lei era accanto al mio letto. Io ebbi una tale paura che non riuscii a rivolgerle la parola; mi difesi contro di lei con l'acqua santa, poi passando sopra di me essa sparì nella parete. Fu una cosa tremenda.

11 Ottobre. Quando andai a dormire alle 10 non pensavo affatto a lei, perché mi ero divertita parecchio (si era in tempo di caccia) io accesi la luce nella mia stanza. Lei era là. Io passai davanti a lei per andare all'acquasantino, l'aspersi e domandai: "Che cosa vuoi da me?" Essa mi guardò fisso negli occhi e disse senza muovere la bocca: "Io non ti ho mandato venti marchi per le Missioni".

Nota. Leggendo queste righe molti restano sorpresi, che una persona per venti marchi, debba subire un simile castigo. Qui c'é un errore. Quali peccati abbia commesso la monaca nella sua condizione non è detto. In ogni caso quei venti marchi sono soltanto un piccolo segno della sua consueta maniera di vivere, che rese la sua anima così infelice.

Io non potrei dire, se le feci un segno di si o se le promisi di provvedere; perché il momento fu troppo impressionante, in ogni caso lei fu contenta perchè mi venne molto vicina come se volesse dirmi ancora qualche cosa. Ma io ebbi tanta paura, che subito la cospersi con l'acqua santa, dopo di che lei sparì dalla finestra. Benché fosse stato una cosa tremenda, io potei riposare benissimo dopo. I venti marchi furono consegnati alle missioni e furono celebrate delle Sante Messe per le povere anime.

Ebbi pace fino al 3 Novembre, in cui ebbi una grande gioia. Quando andai a dormire alle undici vidi l'interno della mia stanza illuminato.

Pensando che qualcuno avesse lasciato la luce elettrica accesa entrai. Ed ecco la monaca allo stesso posto come nell'ultima apparizione; ma quanto diversa! Usciva da lei come uno splendore di luce, il suo abito nero pareva come rivestito di splendore. Ma ciò che più riluceva era l'espressione del suo viso. Certamente i suoi occhi avevano già visto il Buon Dio. Essa mi guardò sorridente e felice. Le mani, che io vidi per la prima volta, erano incrociate sul petto. Il suo viso era paragonabile soltanto a un opale, non potrei trovare una espressione diversa. Io fui così gioiosamente sorpresa, che rimasi come impietrita e non riuscii a domandare altro che: "Come ti chiami?" Allora essa fece soltanto festosamente il segno di croce, si fece buio e lei era sparita. Allora la luce non era rimasta accesa. Mi pare sia da escludersi una illusione, perchè dal nulla non si puó sentir nulla di ciò che io provai. L'apparizione mi sembrò più grande del solito, e per la prima volta non stava in piedi sul pavimento. Questa fu l'ultima apparizione della monaca, ma forse essa mi aprì il senso per altra visione.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it