Il Purgatorio

Capitolo II: L'ascesa dell'anima dal tempo all’eternità

Noi non sappiamo dov'è il Purgatorio; ma dato che il tempo della purificazione si misura certamente col tempo della terra, come risulta dalle rivelazioni dei Santi, possiamo supporre che sia nella terra o nell'ambito della terra. L'anima quindi nell'ascendere al Paradiso, deve oltrepassare l'atmosfera terrestre e il cielo stellato. Ascende... Che gioia vedersi lontana dalla terra dove tanto penò, vedersi lontana dal Purgatorio dove si purificò! Tutto s'impiccolisce intorno a lei, quello che è temporale, e tutto si ingrandisce quello che è eterno. Chi sale in ascensore, ha l'impressione che i piani che supera, discendano. In una maniera più sublime e più alta, l'anima percepisce che tutto ciò che è nel tempo s’abbassi sotto di lei, ed ascende, amando, verso l'altezza dell'eternità. Ascende nella luce di Dio, e vede tutto l'ordine della divina Provvidenza nelle cose umane. Quello che in terra le sembrava un groviglio di dolori e di sopraffazioni, di misteri e d'ingiustizie, le appare una mirabile armonia di amore. E’ una sorpresa che l'attira più amorosamente verso Dio, cantando a Lui con l'impeto di un amore senza ombre: Hai fatto tutto nella sapienza... Magnificat anima mea Dominum!

I fenomeni naturali, la vita delle anime pellegrine, la storia delle nazioni, lo svolgersi dei secoli passati, la storia della Chiesa militante, tutto le appare nella sua realtà, senza ombre, un ammirabile ricamo della Divina Provvidenza. E’ per essa come la sorpresa gioiosa del passaggio della notte al giorno, è come il diletto di chi vede il sorgere del sole dall'altezza di un monte, dove prima camminava ascendendo faticosamente tra le tenebre, tra le pietre, i rovi e le spine. E’ la prima gioia di un'anima, immensamente più grande della gioia di uno scienziato che scopre leggi ammirabili di ordine in fenomeni che apparivano ciechi disastri della materia. L'anima, tutta piena di grazie, ha già il lume della gloria, col quale si avvicina a Dio per vederlo com'è, e questo lume la riempie di scrutante sapienza nell'armonia delle cose terrene, come se avesse cento strumenti di osservazione, cento e mille cognizioni scientifiche che le fanno tutto vedere nelle sue ragioni più profonde, tanto nel mondo fisico quanto nel mondo morale.