Pagina principale | Testimonianze dei veggenti di Medjugorje.


Il viaggio di Jacov

JAKOV: Poi ci siamo trovati in uno spazio pieno di nebbia. Non posso dire altro per descriverlo se non dicendo che era una specie di nebbia. Lì dentro abbiamo visto solo dei movimenti, ma la gente, le persone, non le abbiamo viste. La Madonna ci ha detto che dobbiamo pregare tanto per le anime del Purgatorio, perché hanno veramente bisogno delle nostre preghiere.

PADRE  LIVIO: Senti un po': ma uscendo dal Paradiso è scomparsa anche quella gioia?

JAKOV: Sì, ma non è scomparsa del tutto. Quando però entri nel Purgatorio non senti più ciò che hai sentito prima.

PADRE LIVIO: No? Che cosa si sente?

JAKOV: Si sente... Quando vedi questi movimenti dentro la nebbia, subito pensi che sono le anime della gente e anche tu senti fastidio. Senti fastidio, ma anche pena per loro.

PADRE LIVIO: Senti anche la pena per loro?

JAKOV: Ti dispiace per loro perché sono finiti lì e perché un attimo prima eri in quella gioia immensa e in quella pace e vedevi la gente che era proprio contenta. Poi vedi queste anime che soffrono e subito provi pena per loro.

PADRE LIVIO: Certo, e quindi dobbiamo pregare per loro.

JAKOV: La Madonna ha raccomandato tanto di pregare per le anime del Purgatorio, perché hanno bisogno delle nostre preghiere.

PADRE LIVIO: In questo modo il Purgatorio viene abbreviato?

JAKOV: Sì. Oggi tante volte affermiamo, e anch'io spesso l'ho sentito, che un nostro caro, che è morto, è andato sicuramente in Paradiso. Solo Dio sa dove sono i nostri morti.


PADRE LIVIO: Secondo te allora in che modo possiamo aiutarli?

JAKOV: Possiamo pregare per i nostri morti. Offrire sante Messe per loro.

PADRE LIVIO: Molto giusto...

JAKOV: È per questo che la Madonna si rivolge a noi.